About

La nostra visione

Non la gente che va in visita ad un Museo, ma il Museo che va in mezzo alla gente.

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Storia

Il gruppo Le Arti per Via è nato a Bassano del Grappa nel 1984 sulla base di una ricerca storico-filologica condotta da una studiosa locale, la sig.ra Elide Bellotti Imperatori, ricerca che si proponeva la ricostruzione delle figure di artigiani e venditori che a cavallo fra la fine dell’800 ed i primi decenni del 900 esercitavano la loro attività nelle strade e nelle piazze: da qui il nome di Arti per Via.

L’obiettivo che il nucleo fondatore del gruppo si è posto sin dall’inizio era quello di percorrere la strada esattamente opposta a quella dei musei etnografici: (Scienza che descrive i costumi e le tradizioni dei popoli viventi) non la gente che va in visita ad un simulacro ben ricostruito delle tradizioni locali , ma le tradizioni locali che, ricostruite, rivissute, reinterpretate e rese concrete dal movimento e dall’interloquire dei personaggi, vanno in mezzo alla gente.

Il nucleo fondatore del gruppo pertanto, sul filo della ricerca Bellotti, si è mosso ritrovando o ricostruendo i vecchi costumi, ritrovando le vecchie attrezzature (alcune sono dei veri e propri pezzi antiquariato), ricostruendo attraverso la memoria degli anziani, attraverso le stampe e altri strumenti di ricerca, i gesti e le grida tipici di alcuni mestieri riproposti.

Il risultato di questa operazione culturale, assolutamente originale e resa spettacolare come vedremo poi, è il titolo che la rivista tedesca PRISMA ha dato ad una esibizione del gruppo in Germania: Wenn die Strasse zum Museum wird (quando la strada diventa museo) e che il Ministero del Turismo messicano ha ulteriormente completato in occasione della tournée 93 nel Paese centroamericano: Cuando la calle se vulve Museo y el Museo se vuelve espectaculo; (quando la strada diventa Museo e il Museo diventa spettacolo).

La nostra visione

Non la gente che va in visita ad un Museo, ma il Museo che va in mezzo alla gente.

Storia

Il gruppo Le Arti per Via è nato a Bassano del Grappa nel 1984 sulla base di una ricerca storico-filologica condotta da una studiosa locale, la sig.ra Elide Bellotti Imperatori, ricerca che si proponeva la ricostruzione delle figure di artigiani e venditori che a cavallo fra la fine dell’800 ed i primi decenni del 900 esercitavano la loro attività nelle strade e nelle piazze: da qui il nome di Arti per Via.

L’obiettivo che il nucleo fondatore del gruppo si è posto sin dall’inizio era quello di percorrere la strada esattamente opposta a quella dei musei etnografici: (Scienza che descrive i costumi e le tradizioni dei popoli viventi) non la gente che va in visita ad un simulacro ben ricostruito delle tradizioni locali , ma le tradizioni locali che, ricostruite, rivissute, reinterpretate e rese concrete dal movimento e dall’interloquire dei personaggi, vanno in mezzo alla gente.

Il nucleo fondatore del gruppo pertanto, sul filo della ricerca Bellotti, si è mosso ritrovando o ricostruendo i vecchi costumi, ritrovando le vecchie attrezzature (alcune sono dei veri e propri pezzi antiquariato), ricostruendo attraverso la memoria degli anziani, attraverso le stampe e altri strumenti di ricerca, i gesti e le grida tipici di alcuni mestieri riproposti.

Il risultato di questa operazione culturale, assolutamente originale e resa spettacolare come vedremo poi, è il titolo che la rivista tedesca PRISMA ha dato ad una esibizione del gruppo in Germania: Wenn die Strasse zum Museum wird (quando la strada diventa museo) e che il Ministero del Turismo messicano ha ulteriormente completato in occasione della tournée 93 nel Paese centroamericano: Cuando la calle se vulve Museo y el Museo se vuelve espectaculo; (quando la strada diventa Museo e il Museo diventa spettacolo).

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I personaggi

Finora sono stati ricostruiti e vengono riproposti al pubblico durante le esibizioni 42 personaggi (artigiani e venditori) che avevano appunto come comune denominatore il posto di lavoro nelle vie e nelle piazze: Fioraie, Lattara (lattaia), Dressare (intrecciatrici di paglia per sedie e cappelli), Rastrellaio, Moleta (affilatore di coltelli e altre lame), Stagnaro, Stramassaro (materassaio), Venditrice di aglio ed erbe aromatiche, Spazzacamini, Ombrellaro (ombrellaio), Gelataio, Torniante (modellatore di ceramica al tornio rotante), Impajacareghe (impagliatori di sedie), Veraro (vetraio), Lavandare (lavandaie), Panna e Storti, Candolara (venditrice di utensili di legno), Burattinai, Merciaia, Donna al Telaio, Pollamara, Ruota della Fortuna (una sorta di giocatore ambulante dotato di una rudimentale roulette di legno a spalla), Lustrascarpe, Zoccolari, Caramellara, Fotografo, Cucaro (modellatore di fischietti di ceramica a forma di gallo o soldatino), Scoatara (venditrice di scope), Venditrice di fiori di carta, Saldamara (venditrice di sabbia per la pulizie delle stoviglie), Venditrice di stampe, Venditore di frutta e verdura, Bambini, Strassaro (straccivendolo), Fisarmonicista, Tacabanda (tamburo).

Ciascun personaggio è rappresentato singolarmente o in gruppo, il linea con quanto risulta dalla ricerca storica (ad esempio: gli Spazzacamini si muovevano con dei bambini piccoli e magri, il Moleta con un aiutante, l’Impajacareghe con tutta la famiglia e così via). Per questo motivo il gruppo, rappresentando 42 personaggi, si presenta con un organico medio di 55 elementi.

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I personaggi

Finora sono stati ricostruiti e vengono riproposti al pubblico durante le esibizioni 42 personaggi (artigiani e venditori) che avevano appunto come comune denominatore il posto di lavoro nelle vie e nelle piazze: Fioraie, Lattara (lattaia), Dressare (intrecciatrici di paglia per sedie e cappelli), Rastrellaio, Moleta (affilatore di coltelli e altre lame), Stagnaro, Stramassaro (materassaio), Venditrice di aglio ed erbe aromatiche, Spazzacamini, Ombrellaro (ombrellaio), Gelataio, Torniante (modellatore di ceramica al tornio rotante), Impajacareghe (impagliatori di sedie), Veraro (vetraio), Lavandare (lavandaie), Panna e Storti, Candolara (venditrice di utensili di legno), Burattinai, Merciaia, Donna al Telaio, Pollamara, Ruota della Fortuna (una sorta di giocatore ambulante dotato di una rudimentale roulette di legno a spalla), Lustrascarpe, Zoccolari, Caramellara, Fotografo, Cucaro (modellatore di fischietti di ceramica a forma di gallo o soldatino), Scoatara (venditrice di scope), Venditrice di fiori di carta, Saldamara (venditrice di sabbia per la pulizie delle stoviglie), Venditrice di stampe, Venditore di frutta e verdura, Bambini, Strassaro (straccivendolo), Fisarmonicista, Tacabanda (tamburo).

Ciascun personaggio è rappresentato singolarmente o in gruppo, il linea con quanto risulta dalla ricerca storica (ad esempio: gli Spazzacamini si muovevano con dei bambini piccoli e magri, il Moleta con un aiutante, l’Impajacareghe con tutta la famiglia e così via). Per questo motivo il gruppo, rappresentando 42 personaggi, si presenta con un organico medio di 55 elementi.

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